Pattinaggio Libero

Pattinaggio Artistico

In questa specialità gli atleti devono seguire un programma che contiene un certo numero di “difficoltà” da realizzare, le quali si palesano sotto forma di salti, trottole e specifiche posizioni che prendono il nome di figure. Il tutto prevede un accompagnamento musicale che scandisce il ritmo da mantenere durante l’esibizione. Il “libero” viene eseguito individualmente, in coppia o in gruppo, ed ogni esibizione è arricchita dall’inserimento di passi di danza che conferiscono armonia all’esecuzione.
A seconda che si tratti di esecuzione singola o di coppia, le difficoltà possono essere divise in 3 categorie principali:

  • Salti
  • Trottole
  • Figure

Possiamo aggiungere un’ulteriore categoria, quella dei sollevamenti, che si esegue solo nelle esibizioni di coppia.
I salti del pattinaggio artistico su rotelle sono ripresi, per la maggior parte, da quelli compiuti nel pattinaggio su ghiaccio. In genere si ritiene che i salti, e tutte le altre evoluzioni, siano molto più difficili da effettuare con i pattini a rotelle piuttosto che con quelli da ghiaccio, visto il maggiore peso dei primi rispetto ai secondi.

I salti che possono essere effettuati sono molteplici, e possono variare la loro difficoltà in base al numero di giri compiuti dall’atleta in aria. possiamo catalogare i salti, in ordine crescente di difficoltà, nel modo seguente:

  • Salto semplice
  • Toe loop
  •  Salchow o salto doppio
  • Flip
  • Lutz
  • Rittberger
  • Axel

Mentre il salto semplice consiste nell’eseguire mezzo giro in aria, l’axel è un salto da un giro e mezzo ed è il più difficile da eseguire. Tutti gli altri salti sono da un giro. I professionisti eseguono anche salti doppi, tripli e quadrupli, avvalendosi sempre delle posizioni sopra indicate. Inoltre, durante le gare sono previste combinazioni che raggruppano, in una solo sequenza, due o più salti (doppio, triplo o quadruplo che sia) eseguiti uno dietro l’altro. Come abbiamo già detto, quasi tutti questi salti sono presi dal pattinaggio su ghiaccio, anche se in alcuni casi lo stesso salto ha nomi differenti nelle due discipline. Infine bisogna sottolineare come, durante gli anni, il regolamento sia stato modificato  con l’aggiunta di salti prima vietati, come ad esempio quelli che prevedono l’utilizzo del freno in gomma, che permette una spinta maggiore.

Oltre ai salti, vi sono anche altre “difficoltà” che prendono il nome di “figure”. Le figure sono delle posizioni che l’atleta deve assumere durante la sua esibizione; tra le principali ricordiamo:

  • L’angelo: consiste nel sollevare una gamba tenendola parallela alla superficie       della pista. Il corpo si sposta in avanti e le braccia vanno tenute allargate. La figura può essere fatta mentre si procede sia in avanti che indietro.
  • L’anfora: quasi uguale all’angelo con l’unica differenza che la gamba sollevata non è stesa, ma piegata in modo che l’atleta possa agganciare la mano al pattino che si trova in aria.
  • La Rovesciata: consiste nel sollevare una gamba tenendola stesa in avanti. In questa figura la schiena, come la gamba sollevata, deve essere tenuta parallela al terreno.
  • La Luna o Papera: si esegue posizionando i due pattini con i talloni che si toccano tra di loro. Si esegue fondamentalmente per affrontare una traiettoria curva e si può effettuare anche con entrambe le punte dei pattini sollevate, facendo rotolare solo le 4 ruote posteriori (2 per ogni pattino)

Infine, l’ultima importante categoria di difficoltà è quella delle trottole. Si tratta di evoluzioni che prevedono la rotazione, di almeno 360 gradi, di tutto il corpo dell’atleta. Possono essere eseguite sia con un solo piede, che con entrambi i piedi. Per semplificare le cose possiamo dividerle in due differenti categorie:

  • Trottole rette: probabilmente le più semplici da eseguire; il corpo, durante lo svolgimento dell’esercizio, mantiene una posizione verticale. Si effettua sia con un singolo piede che con entrambi.
  • Trottole abbassate: vanno eseguite con un solo piede a terra. La gamba libera rimane stesa e sollevata, mentre quella a terra si piega consentendo a tutto il corpo di abbassarsi.
  • Trottole angelo: sono eseguite mantenendo tutto il corpo nella “figura” dell’angelo.